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PESARO E CANDELARA

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Marche - Pesaro - Candelara (PU)

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Strutture nelle vicinanze

Pesaro 

Sorge nella piana alluvionale costiera adriatica, in corrispondenza della foce del fiume Foglia, stretta sui due lati dal colle Ardizio a sud-est e dal promontorio del colle S.Bartolo a nord-ovest.
Il luogo fu abitato fin dal sec.VI a.C. (scalo marittimo alla foce del Pisaurus, l'attuale Foglia), ma la deduzione della colonia romana di Pisaurum fu opera di Quinto Fabio Nobiliore (184 a.C.). Un decennio dopo (174 a.C.) fu portata a termine la costruzione delle mura ad impianto rettangolare sui due assi del cardo e del decumano, individuabili nelle attuali vie S.Francesco-corso XI Settembre e via Branca-via Rossini. Dopo alterne vicende, la città decadde progressivamente fino alla sua distruzione ad opera dei Goti di Vitige (539 d.C.). Gradualmente ricostruita sulle rovine dell'abitato romano, fece parte con Rimini, Fano, Senigallia e Ancona della bizantina Pentapoli Marittima e successivamente, dopo una breve dominazione dei Longobardi, fu donata dai Franchi al Pontefice, entrando così nell'orbita della Chiesa romana (774 d.C.). Divenuta libero comune nella prima metà del XII secolo, lottò con le città vicine (Fano in particolare) per espandere il proprio territorio, fino a quando non ne divenne Podestà (anno 1285) Malatestino Malatesta, seguito nella stessa carica dal figlio Giovanni (detto Gianciotto), marito tradito della celebre Francesca da Polenta, resa immortale dai versi di Dante Alighieri per il suo tragico amore per il cognato Paolo. Gli successe nel 1304 il fratello Pandolfo I cui seguirono nel 1326 Malatesta detto Guastafamiglia e nel 1343 Pandolfo II, valoroso capitano di ventura con il quale i Malatesta assunsero il titolo di Signori di Pesaro. E Signori munifici i Malatesta lo furono veramente come testimonia ancora oggi lo splendido portale gotico della chiesa di S.Francesco (nota anche come Madonna delle Grazie) dove è pure il sepolcro della Beata Michelina Metelli, morta nel 1356. Pandolfo II, noto anche per la profonda amicizia che lo legò al poeta Francesco Petrarca, morì nel 1373, lasciando un figlio ancora piccolo che divenne signore della città nel 1386. Fu costui, Malatesta detto 'dei sonetti', uomo d'armi e di lettere, che seguendo l'esempio paterno commissionò i magnifici portali gotici delle chiese di S.Domenico e di S.Agostino e trasformò la sua dimora in una vera e propria corte, grazie anche al raffinato contributo della moglie Elisabetta Varano da Camerino. Con la sua scomparsa (1429) si ebbe il definitivo declino del ramo pesarese dei Malatesta, quando Galeazzo cedette la città con regolare contratto ad Alessandro Sforza (1445), suscitando le ire del cugino Sigismondo, allora signore di Rimini e di Fano. Agli Sforza (Alessandro, Costanzo e Giovanni) Pesaro deve la costruzione dell'aristocratica facciata lauranesca del Palazzo Ducale (1461-1465) e, sul colle S.Bartolo, il nucleo più antico della famosa Villa Imperiale, ampliata e abbellita in seguito al tempo dei Della Rovere da Gerolamo Genga e da una schiera di abili pittori e decoratori (sec. XVI). Sempre alla munificenza degli Sforza Pesaro deve il bel coro intarsiato della chiesa di S.Agostino e la costruzione di Rocca Costanza, possente struttura difensiva oggi destinata ad ospitare la sezione pesarese dell'Archivio di Stato. Con la morte di Giovanni Sforza, sfortunato cognato di Cesare Borgia di cui subì l'ambiziosa prepotenza dopo averne sposato la sorella Lucrezia, la signoria di Pesaro passò a Francesco Maria I Della Rovere, nipote di Papa Giulio II (1513). Dai Della Rovere (il ricordato Francesco Maria I, Guidubaldo II e Francesco Maria II) Pesaro ebbe la grandiosa cinta murata pentagonale, di cui sopravvive oggi il possente Bastione degli Orti Giuli con la vicina Porta Rimini, e la monumentale chiesa di S.Giovanni Battista, capolavoro di Gerolamo Genga, oltre all'ampliamento del Palazzo Ducale con i suoi vari appartamenti, alla chiesa ottagonale di S.Ubaldo e a quella fastosa del Nome di Dio e, per finire, la realizzazione del porto-canale, risistemato poi nel sec. XVIII da Gianfrancesco Buonamici. Va precisato a questo punto che fu con i Della Rovere che Pesaro, entrata a far parte del ducato di Urbino, ne divenne l'effettiva capitale fino alla devoluzione del ducato alla Santa Sede (Papa Urbano VIII), dopo la morte di Francesco Maria II (1631), rimasto senza eredi diretti essendogli premorto il giovane figlio Federico Ubaldo. Da allora Pesaro fu città capoluogo, insieme con Urbino, dell'omonima Legazione Pontificia, affidata ad un Cardinal Legato fino al periodo napoleonico e, dopo la restaurazione, fino all'unificazione italiana (1861). Furono gli anni in cui si distinsero personaggi illustri come l'abate Annibale degli Abbati Olivieri (1708-1709), fondatore dell'omonima Biblioteca e Museo, ospitati oggi all'interno del seicentesco Palazzo Almerici e come l'architetto, pittore e letterato Gianandrea Lazzarini (1710-1809), progettista di Palazzo Olivieri (oggi sede del Conservatorio Musicale 'G. Rossini') di cui decorò più di una sala, oltre che del signorile Palazzo Toschi-Mosca e della sede dell'ex Seminario Diocesano. Pesarese fu anche Domenico Mazza (1755-1847), primo raccoglitore della splendida collezione di ceramiche istoriate costituenti oggi il Museo delle Ceramiche, annesso ai Musei Civici, insieme con la Pinacoteca dove è esposto quel capolavoro assoluto che è la 'Pala di Pesaro' di Giovanni Bellini (il Giambellino). Sotto la Cattedrale (facciata del sec. XII e interno rifatto nel sec. XIX) sono in fase di recupero due splendidi pavimenti musivi sovrapposti: un vero e proprio unicum, sia per la vastità del litostrato che per la sua perfetta conservazione (secoli IV e VI d.C.). Una visita è d'obbligo anche al piccolo Museo della Casa natale del grande Gioachino Rossini a cui è stato anche dedicato l'ottocentesco Teatro 'G. Rossini', opera dell'architetto Pietro Ghinelli, inaugurato nel 1818 e oggi una della sedi dell'annuale Rossini Opera Festival.
Fanno oggi parte del territorio comunale pesarese anche gli antichi castelli di Novilara (m.215) e Candelara (m.204), entrambi alla destra della valle del Foglia, con bella vista panoramica dall'alto delle loro cinte murate, noto inoltre il primo per l'antica necropoli picena (VIII-VI sec. a.C.) venuta alla luce nel secolo scorso nelle sue vicinanze.
 

Candelara

Candelara piccola e ridente frazione del Comune di Pesaro nella regione Marche in cui montagne e colline degradano parallele verso il Mar Adriatico in un suggestivo paesaggio geografico ricco di storia, di cultura e d'arte.
Il piccolo paese di Candelara si trova a 7 km da Pesaro (1200 abitanti) ed è facile salire la collina per vederlo svettare a 180 metri sul livello del mare, circondato da picoole valli, boschi di querce, macchia, viti, ulivi. Il panorama a 360° di orizzonte spazia dal mare all'Appennino con il profilo delle montagne: il Catria, il Nerone, il Carpegna.Si ipotizza che Candelara fosse abitata già in epoca preistorica; sicuramente lo fu in epoza romana. Tra il VII e l'VIII secolo nasce l'insediamento umano e religioso della Pieve dedicata a Santo Stefano e nei secoli la sua 'villa' fortificata con mura e torri ancora visibili. Nel 1176 l'imperatore Barbarossa, ospite del vescovo di Pesaro, trovò rifugio sicuro nel castello dopo la battaglia di Legnano.Dal XV secolo è denominato dai Malatesti, signori di Rimini fino al 1445 quando questi vennero sconfitti da soldati di Francesco Sforza, duca di Milano, al comando di Federico da Montefeltro, futuro Duca di Urbino. Il paese di Candelara divenne nei secoli un territorio strettamente agricolo mentre la parte urbanistica è caratterizzata dal Borgo, dal Castello, dalla Pieve e dalla Villa.Lo stemma di Candelara è rappresentato da tre colline sormontate da tre candele e si ispira alla leggenda per cui, per individuare il luogo su cui costruire il paese, sono state accese tre candele e nel punto meno ventoso, dove non si è spenta la candela, li è sorto il paese.La parola latina Candelaria è probabilmente legata, secondo lo storico Luigi Michelini Tocci, a "festum candelarum, cioè ad una fonte di luce, un fuoco, un faro".Il nome di Candelara dunque deriva dalle candele che sono diventate da circa due secoli lo stemma del paese.Dalla piazzetta di Borgo S. Lucia si accede al castello attraverso un ponte di mattoni che nel 500 ha sostituito quello levatoio in legno. Solo dopo il 1000, il castello è dotato di una cinta muraria rafforzata da Sigismondo Pandolfo Malatesta nel 1444 - 1445. Di grande interesse è l'insieme del sistema difensivo (porta, mura e bocche da fuoco) che costituisce un'epserienza all'avanguardia nel campo dell'architettura militare del '400.Di particolare interesse sulla destra dell'ingresso, la torre dell'orologio recentemente restaurato e di cui si può ammirare i meccanismi perfettamente funzionanti, al piano superiore della Sala del Capitano. Sempre lungo la stessa strada c'è un monumento storico da salvare: la Chiesa di San Francesco del '600, attualmente diroccata e non visitabile. Nel castello merita di essere visitata la Chiesa di Santa Lucia; mentre non molto distante dal borgo l'ex-Villa Almerici, costruita su progetto dell'architetto Luigi Vanvitelli restaurando una vecchia struttura del XV secolo.

Candele a Candelara
 
Candele a Candelara, il primo mercatino natalizio italiano dedicato alle candele conferma il suo crescente successo prolungando per il quarto anno consecutivo l’iniziativa a ben tre week-end spalmati su otto giorni di eventi per consentire alle migliaia di visitatori provenienti da tutta Italia di ammirare al meglio la suggestiva e colorata festa dedicata alle candele. Una festa che per la sua ambientazione e atmosfera unica si contende il primato di consensi con i più blasonati e famosi mercatini del nord Italia.Candele a Candelara si svolgerà dal 26 novembre all’11 dicembre (nei giorni di sabato 26 e domenica 27 novembre. Ed ancora sabato 3, domenica 4 e giovedì 8, venerdì 9, sabato 10 e domenica 11 in occasione del Ponte dell’Immacolata ed infine sabato 12 e domenica 13), la XIII edizione di Candele a Candelara, mercatino natalizio che si svolge nell’antico borgo medievale sulle colline attorno a Pesaro dove ogni sera la luce artificiale viene spenta per lasciare posto a migliaia di fiammelle accese. Un’atmosfera unica e suggestiva grazie a due spegnimenti programmati dell’illuminazione elettrica di 15 minuti ciascuno (alle 17.30 e 18.30).Per mezz’ora ogni pomeriggio Candelara (che deve il suo nome proprio alle candele), sarà completamente rischiarata dalla luce calda e rassicurante delle candele. L’orario di apertura della festa rimane lo stesso: dalle ore 10 alle 21. Al termine del suggestivo appuntamento, saranno anche liberati palloncini luminosi che rischiareranno magicamente il cielo sopra il borgo.In questa edizione la festa si illumina di nuovissimo ed emozionanti spettacoli e animazioni che faranno da sfondo al magico evento: il Vicolo innevato, le sculture in ferro battuto, l’Officina di Babbo Natale, la Banda musicale dei 35 Babbo Natale e tanto altro.
Voto medio:
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da Anna D. - 14/12/2022, alle 09:05
E' stata una meravigliosa esperienza. Tutto perfetto e la simpatia, la disponibilità e professionalità di Caterina e di Paolo sono stati elementi fondamentali per la riuscita del viaggio. Un'attenzione anche all'autista Erasmo, ottimo conducente sempre prudente e rispettoso delle regole. Cosa dire del gruppo.....persone fantastiche, si è creato immediatamente un clima amicale e simpatico. Siamo stati fortunatissimi anche con il meteo, siamo riusciti a portare a temine l'intero programma, anzi grazie ai nostri accompagnatori abbiamo dopo l'intervento della guida locale avuto anche il tempo di visitare a Pesaro la casa di Rossini, il Museo Civico ed il Museo della bicicletta. Siamo davvero felici della prima nostra esperienza con il vostro Tour Operator e saremo vostri clienti anche in seguito. L'occasione è gradita per porgere cari saluti ed auguri di Natale ed Anno Nuovo. A presto Anna D'Elia e Ferdinando Cozzolino


da Sergio M. - 13/12/2022, alle 14:02
Ottima compagnia, ottimi accompagnatori.


da Maria D. - 10/12/2022, alle 16:58
È andato tutto bene.


da clelia a. - 09/12/2022, alle 17:45
Bella gita, ottima organizzazione, unico neo la struttura ospitante scelta...


da Silvia D. - 09/12/2022, alle 07:34
Candelara posto incantevole e suggestivo, l'accompagnatrice Caterina sempre molto presente, una sicurezza per chi come me viaggia sola. ..un grazie anche ad Erasmo. ..l'unica pecca l'hotel un po' retrò. .. è stato comunque un bel tiur


da VINCENZA A. - 03/12/2019, alle 10:19
Errate le informazioni dell'accompagnatrice per la visita a Candelara.

Molto buono il soggiorno in Hotel e la visita guidata e non di Pesaro


da Maria P. - 30/11/2019, alle 17:17
Un bel viaggio ben organizzato, i luoghi molto belli. Tutto bene, a partire da Valentina, la nostra accompagnatrice, Luigi, guida molto preparata, Antonio, autista fidato, e anche il tempo, che ci è stato abbastanza favorevole. Grazie e alla prossima a Matera!


da MONICA T. - 29/11/2019, alle 07:51
Gita molto carina, non stressante due giorni per evadere dalla routine. Candelara è carinissima e lo spettacolo delle candele molto suggestivo, da vedere. Unica pecca il cibo dell'albergo stile mensa, per il resto accompagnatore, guida e autista eccezionali. Viaggio da rifare.



da Antonella R. - 29/11/2019, alle 06:15
Nel complesso tutto bene, unico appunto orario di rientro troppo posticipato rispetto al previsto(, quasi due ore, e non c'era traffico per nulla), e soste troppo lunghe in un borgo meraviglioso ( Candelara), ma troppo piccolo per giustificare una sosta cinque ore. Per il resto hotel, servizio, Accompagnatrice nulla da dire. Grazie e alla prossima occasione


da Marisa F. - 01/12/2018, alle 01:43
Tutto molto bene


da Stefano S. - 30/11/2018, alle 10:09
Ottima gita che mescola il fascino dei mercatini di natale con la visita guidata Albergo e location ottimi.Anche accompagnatrici e guide molto brave.Veramente la consiglio come gita


da teresa v. - 30/11/2018, alle 09:29
Ottimo hotel a Pesaro.Abbiamo mangiato benissimo. Brava l' 'accompagnatrice Dlt. L' autista Enzo molto prudente. Molto carina Candelara con le sue miriadi di luci .Complimenti.


da Roberto N. - 30/11/2018, alle 08:45
il viaggio e' stato perfetto la struttura che ci ha ospitato ottima come pure l'accompagnatrice l'unico neo e' stato la pioggia della domenica mattina che non ci ha permesso di visitare come avremmo voluto Pesaro ma questo naturalmente non e' da imputare alla DLT con la Quale non ho nulla di cui lamentarmi tante' che ho gia prenotato il Tour dell'Andalusia di fine marzo 2019


da ROSA C. - 27/12/2017, alle 19:32
Anche questo viaggio e' riuscito magnificamente.Candelara e' stata un a sorpresa...l'hotel molto elegante ...cibo raffinato...camere confortevoli.Anche la città di Pesaro e' stata interessante...ma tutto questo anche merito di Sara e Rosalinda.


da CONCETTA M. - 01/12/2017, alle 22:20
Mi sono trovata benissimo nella struttura di Pesaro , tutto organizzato nel migliore dei modi


da Roberto D. - 01/12/2017, alle 18:51
Ottimo hotel anche i pranzi sono stati molto buoni.Abbiamo fatto bis a volonta'.Come prima volta e' stato piu' che soddisfacente.


da MARINA V. - 01/12/2017, alle 18:01
organizzazione perfetta grazie a sara e rosalinda


da Andrea C. - 01/12/2017, alle 06:21
La sua posizione è ottima per spostarsi e visitare il resto della città.

Ho soggiornato due giorni ed oltre alla comodità della camera e della zona di soggiorno, ho goduto di una meravigliosa tranquillità, silenzio e discrezione.

La scelta per la colazione era molto ampia e soddisfacente, il personale gentile e molto disponibile.

Molta cura è stata riservata alla pulizia della stanze e alla cura della zona ristorante.

Tornerei sicuramente in questa struttura!



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