Viterbo e dintorni
Copiosi resti di necropoli rupestri attestano l’esistenza di un insediamento etrusco, distrutto dai romani nel 310 a.C. Nell’VIII secolo il re longobardo Desiderio, in lotta con papa Adriano I, fortificò l’antica area tuscanica, inaugurando un lungo periodo di dominazione longobarda. Cresciuta di importanza come libero comune nel periodo medievale, ricevette da Federico I Barbarossa il titolo di città e, ceduta dopo la morte di questi a papa Celestino III, nel 1192 divenne sede vescovile. Cadde quindi sotto il giogo di Federico II di Svevia e, uscita da un lungo assedio delle milizie sveve grazie all’energica azione del cardinale Raniero Capocci, fu scelta, nella seconda metà del Duecento, come residenza quasi permanente dei pontefici. Teatro di lotte fra opposte fazioni politiche sullo scorcio del XIII secolo, fu inclusa dai Farnese nel ducato di Castro ma tornò allo Stato Pontificio (1649), in seguito alla dissoluzione di quest’ultimo ad opera di papa Innocenzo X. Il toponimo, di etimologia incerta, deriverebbe, secondo l’ipotesi più accreditata, da VETUS URBS, ‘città vecchia’. Tra i monumenti: la splendida cattedrale, sorta tra il XII e il XIII secolo ma rimaneggiata fra il XVI e il XVII; la chiesa di Santa Maria Nuova, con mirabile chiostro longobardo; le chiese romaniche di San Sisto e di San Giovanni in Zoccoli; la chiesa di Santa Maria della Verità, con affreschi di Lorenzo da Viterbo; la chiesa di Santa Rosa, che custodisce il corpo incorrotto della Patrona, chiuso in una sontuosa urna; il palazzo dei Papi, edificato nella seconda metà del XIII secolo, con splendida loggia ad archi intrecciati; il palazzo dei Priori (XIII secolo), caratterizzato da un elegante porticato, che corre lungo l’intera facciata.
Viterbo Sotterranea
Viterbo sotterranea è composta da un reticolo di gallerie che si estendono sotto il centro storico e conducono fin oltre la cinta muraria. Per ora l’unico tratto percorribile dei sotterranei si snoda per un centinaio di metri disposti su due livelli sotto Piazza della Morte,rispettivamente a 3 e 10 metri di profondità . Il percorso è completamente scavato nel tufo, una roccia vulcanica che caratterizza il paesaggio attuale della Tuscia. L’origine dei cunicoli è controversa. Stando ad alcune accreditate teorie, avanzate da studiosi ed archeologi, il primo taglio nel tufo potrebbe risalire addirittura agli Etruschi. In quell’epoca, probabilmente, la struttura veniva utilizzata come sistema idraulico, un modo per raccogliere e canalizzare le acque piovane e fluviali, per poi smistarle laddove necessario proprio tramite una fitta rete di cunicoli.E’ durante il periodo medioevale che questi luoghi assunsero la conformazione attuale: alzati, allargati ed allungati, i tunnel sotterranei diventarono un autentico labirinto fatto di passaggi segreti che servivano a mettere in comunicazione le strutture nevralgiche e strategiche di Viterbo. Le gallerie, inoltre, conducevano verso tutte le uscite principali della città e assicuravano la via di fuga ai viterbesi in caso di pericolo o di assedio. Più recentemente i sotterranei vennero sfruttati dai briganti per i loro loschi affari e nel corso della seconda guerra mondiale furono usati come rifugi antiaerei durante i bombardamenti. Una visita guidata vi condurrà alla scoperta di questi magici luoghi, in un viaggio nella storia lungo oltre 2500 anni. Le gallerie sono ampie, illuminate tramite led e comodamente percorribili.
Bomarzo ed il Parco dei Mostri
Bomarzo, borgo del Lazio alle falde del Monte Cimino, possiede un'opera unica al mondo, la Villa delle Meraviglie, chiamata anche Sacro Bosco, spesso definito Parco dei Mostri. Venne progettato dal principe Vicino Orsini e dal grande architetto Pirro Ligorio nel 1552. lI parco, pur inserendosi a pieno titolo nell'erudita cultura architettonico-naturalista del secondo Cinquecento, costituisce un unicum. I raffinati giardini all'italiana sono realizzati su criteri di razionalità geometrica e prospettica. con ornamenti quali le ampie terrazze, le fontane con giochi d'acqua e le sculture manieriste. Al contrario, il colto principe di Bomarzo si dedicò alla realizzazione di un eccentrico "boschetto" facendo scolpire nei massi di peperino, affioranti dal terreno, enigmatiche figure di mostri, draghi, soggetti mitologici e animali esotici, che altenò a una casetta pendente, un tempietto funerario, fontane, sedili e obelischi su cui fece incidere motti e iscrizioni. Il Sacro Bosco, non rispettando le consuetudini cinquecentesche, si presenta come una soluzione irregolare; i diversi elementi sono tra loro svincolati da qualsiasi rapporto prospettico e non sono accomunati da coerenza di proporzioni. ll tutto è inventato con criteri iconologici che sfuggono anche ai più appassionati studiosi, autentico labirinto di simboli che avvolge chi si addentra fisicamente o intellettualmente. Questi i motivi che hanno ispirato molti artisti del tempo, come Annibal Caro, Bitussi e il Cardinal Madruzzo. ln seguito alla morte di Vicino Orsini, nessuno si curò più di questo luogo che dopo secoli di abbandono è stato rivalutato da intellettuali e artisti come Claude Lorrain, Johann Wolfgang von Goethe, Salvador Dali, Mario Praz e Maurizio Calvesi.
da Ester B. - 26/03/2022, alle 14:33
da riccardo r. - 25/03/2022, alle 07:55
Qualcosa di meglio andava stabilito con il gestore del ristoratore che ci ha ospitato per il pranzo.
da annamaria c. - 07/10/2021, alle 12:05
da Antonio R. - 01/10/2021, alle 09:05
da Rita M. - 11/10/2019, alle 18:06
da Loredana S. - 11/10/2019, alle 12:39
Nulla di negativo, anche l'Accompagnatrice molto cordiale. Solo un piccolo appunto sul ristorante perché forse era un po' piccolo per tutte quelle persone, infatti abbiamo avuto difficoltà con il bagno; però il cibo era ben cucinato ed abbondante.
Grazie, non escludo assolutamente un prossimo viaggio con voi.
da ISIFLE C. - 11/10/2019, alle 09:49
da GERARDINA R. - 08/12/2018, alle 17:56
da katia a. - 04/11/2018, alle 09:23
da Raffaella P. - 19/10/2018, alle 15:34
Bravissimo la guida che abbiamo trovato a Viterbo
Ottimo il pranzo
Mi è piaciuto
da filomena c. - 12/10/2018, alle 14:56
da Walter A. - 12/10/2018, alle 12:53
La guida ha illustrato in modo esaustivo i vari monumenti visitati. Una giornata da ripetere in altre mete lo stesso interessanti.
Ing. Walter Acciarino
da NICOLA A. - 14/04/2018, alle 13:05
da SERGIO M. - 13/04/2018, alle 15:39
da Felice R. - 13/04/2018, alle 11:08
da Guido C. - 13/04/2018, alle 10:04
da Maria C. - 13/04/2018, alle 09:45
da Maria Teresa A. - 13/04/2018, alle 08:45
da roberto t. - 13/04/2018, alle 07:46
da michele f. - 13/04/2018, alle 07:30