Strutture nelle vicinanze
Il tratto di costa compreso tra Ortona e Torino di Sangro è parte della Costa dei Trabocchi, uno degli scorci più belli e suggestivi d’Abruzzo. La fascia costiera si sviluppa tra vallate e colli che terminano sul mare, dando luogo a paesaggi e ambienti molto caratteristici, contraddistinti da una florida vegetazione, da sinuose colline che lentamente digradano verso il mare, in acque limpide e cristalline dalle quali si ergono i trabocchi d'Abruzzo. Queste strutture in legno, definite da Gabriele D’Annunzio “macchine da pesca simili a un ragno colossale”, posate sulle acque del mare, un tempo erano utilizzate per la pesca, mentre oggi sono dedite prevalentemente alla ristorazione, da usufruirne così per una romantica cena sul trabocco e degustare la tipica gastronomia di mare locale Gli angoli più suggestivi della costa si raggiungono attraverso sentieri nascosti tra gli alberi, o attraversando l'ex tracciato ferroviario, da percorre a piedi o in mountain bike, mentre non mancano spiagge attrezzate dalla sabbia finissima. Verso Rocca San Giovanni, la riviera si colora d’arancio, con distese di aranceti sospesi sul mare. Lungo la costa, i profumi del mare si mescolano a quelli delle ginestre e del finocchietto selvatico, i sapori sono quelli del pescato locale, alla base della gastronomia costiera, ma sono contemplati anche piatti della tradizione contadina come le pallotte cacio e ovo e i celli pieni.
Piccolo centro in provincia di Chieti, Rocca San Giovanni fa parte dell’esclusivo club dei “Borghi più belli d’Italia”. Sorge su un colle roccioso a 155 metri di quota, tra le foci del fiume Sangro e del torrente Feltrino. Le prime tracce scritte sul borgo compaiono su un diploma del 1047, firmato dall’imperatore Enrico III e indirizzato al Monastero di San Giovanni in Venere. Nell’Alto Medioevo fu feudo di nobili famiglie longobardo-franche, interessate alla colonizzazione monastica benedettina già dal VIII secolo. Dal XI secolo divenne una rocca-rifugio della vicina abbazia benedettina fino al XVI secolo, per poi passare sotto la giurisdizione della congregazione di Filippo Neri di Roma e sul finire del XVIII secolo tornò nel Regio Demanio. Da vedere la chiesa di San Matteo Apostolo, in stile romanico a tre navate, e il Palazzo Municipale del XIX secolo, di ispirazione classica, sede di un’interessante raccolta di opere d’arte. Caratteristico il centro storico con il suo corso che porta alla splendida terrazza panoramica dalla quale è possibile ammirare la valle sottostante. Il verde degli uliveti, dei vigneti e degli aranceti accompagna lo sguardo fino a giungere alla costa, dove il mare si infrange sugli scogli che delimitano insenature e candidi arenili ciottolosi. La spiaggia più grande è in località la “Foce”, che si estende tra l’antico borgo di Vallevò e Punta Torre, dove sorge l’omonimo Trabocco. Altra suggestiva spiaggia, tra le più belle della Costa dei Trabocchi, è quella del “Cavalluccio”, caratterizzata dalla presenza di un trabocco e da un grande faraglione chiamato lo scoglione.
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