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Bangkok, conosciuta anche come “la città degli angeli”, non lascia indifferenti. Capitale della Thailandia, è la più affascinante metropoli del Sud-Est Asiatico, tappa obbligatoria per chi vuole conoscere le infinite sfaccettature dell’Oriente. Il suo peculiare mix di tradizione e modernità accoglie i visitatori fin dall’arrivo nel moderno aeroporto, vero crocevia di persone e merci per l’Asia. La città vera e propria è adagiata sulla sponda orientale del fiume Chao Phraya ed è divisa in due dalla principale linea ferroviaria che corre da nord a sud. Inaspettatamente, una vacanza a Bangkok, città enorme, offre tanti luoghi tranquilli e raccolti a portata di mano dove assaporare l’atmosfera meditativa dei templi buddhisti: sono più di 400 i wat (templi-monasteri) disseminati in tutti i quartieri. Ma anche prendere un taxi fluviale sul Chao Phraya è un’esperienza riappacificante, seguendo il lento ritmo dell’acqua. Per una serata più movimentata, invece, si può assistere agli spettacoli di danza tradizionale, agli incontri di pugilato thailandese oppure fare il giro dei caratteristici bar di Patpong. Da provare, poi, il famoso massaggio thai. Così, come una passeggiata nei tanti mercati, dove perdere tempo per contrattare con i venditori ambulanti.
Kanchanaburi si trova 130 chilometri a ovest di Bangkok, a solo due ore di auto. Questa piccola città, è il terzo capoluogo di provincia più esteso della Thailandia e copre quasi 20,000 km2. Si estende fino all’estremo ovest e fa da confine con il Myanmar. La provincia vanta cascate e grotte tra le più belle della Thailandia nei suoi parchi nazionali, così come il ponte storico che attraversa il fiume Kwai. Inoltre, è un luogo ideale per praticare sport ed esplorare la campagna thailandese senza allontanarsi troppo da Bangkok. Kanchanaburi ha molti aspetti caratteristici, uno di questi è rappresentato dalla possibilità di alloggiare nelle tipiche case-chiatte galleggianti sul fiume. Questa è anche la modalità ideale per ammirare i dintorni ovvero partecipando ad una gita sulle chiatte, alla quale generalmente sono incluse visite ai luoghi d’interesse dei dintorni, un piacevole pranzo, e un pernottamento sui barconi. Per coloro che hanno poco tempo a disposizione è possibile noleggiare una barca long-tail per visitare velocemente una grande varietà di luoghi lungo il fiume. Sono diversi i siti che meritano d’essere visitati: templi e siti storici sorgono tra le colline e le valli, i paesaggi lussureggianti sono ideali per la corsa in bicicletta, il trekking, le escursioni in barca o le gite a dorso d’elefante. Ma in cima alla classifica della popolarità troviamo il ponte e il museo della guerra che testimoniano la costruzione – durante la Seconda Guerra Mondiale - dell’infame “Ferrovia della Morte”. Fra i luoghi di maggior interesse vi suggeriamo una visita al Museo della guerra “JEATH”. La sigla si riferisce alle sei nazioni coinvolte nella costruzione della Ferrovia: Giappone, Inghilterra, America, Australia, Thailandia e Olanda. Il museo si trova vicino al tempio Wat Chaichumphon e mostra una fotografia vivida delle terribili condizioni nelle quali vivevano i prigionieri Alleati durante la guerra come anche il Museo della Seconda Guerra Mondiale & Cimitero della Guerra di Kanchanaburi. Questo museo, posizionato a sud del ponte, contiene molti cimeli. Probabilmente ancora più toccanti del ponte e dei musei sono le tombe di pietra del cimitero: gli epitaffi danno informazioni dettagliate sui soldati mostrando che gran parte di loro era giovanissimo. Fra i luoghi imperdibili della provincia non possiamo tralasciare il Parco Nazionale di Erawan; la Thailandia ha più di 110 parchi nazionali e questo è uno dei più visitati. Acque color turchese torbido scendono nelle vasche naturali, formando così una scenografia spettacolare che per molti rappresenta il complesso di cascate più bello del Paese. A 35 km dalla città di Kanchanaburi sorge il Museo Nazionale di Ban Kao. Affacciato sul fiume Kwai Noi, il museo è costruito vicino ad un sito archeologico del Neolitico ed espone resti e altri manufatti risalenti a quell’epoca. Altro sito da non mancare è il Parco Nazionale Sai Yok: le grotte, le cascate e le foreste di teak fanno di questa area di 500 chilometri quadrati una destinazione ambita che offre alloggi confortevoli nelle chiatte sul fiume. Il Parco ospita al suo interno il sito archeologico più importante della zona: Prasat Mueang Sing. Costruito intorno alla fine del dodicesimo secolo, questo luogo fu l’avamposto più occidentale dell’impero Khmer, strategicamente situato sulle rive del fiume Kwai Noi.
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