Dall’8 dicembre è iniziato il Giubileo Straordinario della Misericordia che terminerà il 20 novembre del prossimo anno. Ad annunciarlo, è stato, naturalmente Papa Francesco, il 13 marzo del 2015. Ma qual è il significato del Giubileo? É, prima di tutto, l’anno della remissione dei peccati, della riconciliazione, della conversione e della penitenza sacramentale. Ovviamente, quello che stiamo vivendo, vuole ricordare alla Chiesa, e a tutti i fedeli che ne fanno parte, come sia fondamentale il ruolo di dispensatori della Misericordia di Dio, con l’obiettivo di dialogare con tutti e aiutare i più bisognosi. Nel Giubileo grande importanza assume l’apertura della Porta Santa: si tratta del rito più significativo. Ad avere una Porta Santa sono le quattro basiliche papali di Roma: San Pietro, San Giovanni in Laterano, San Paolo fuori le mura e Santa Maria Maggiore. Solitamente queste vie d’accesso sono murate e vengono aperte solo nell’anno giubilare ad esprimere il percorso di salvezza straordinario che viene offerto ai fedeli. Cristo ha infatti detto di sé: “Io sono la porta” e attraverso questo passaggio si rimanda simbolicamente a quello che ogni cristiano deve compiere lasciando il peccato e raggiungendo la grazia di Dio. L’8 dicembre è stata aperta la Porta Santa di San Pietro, mentre il 13 sono state aperte quelle delle altre basiliche maggiori di Roma e di tutte le diocesi del mondo. Grande importanza nel giubileo assume anche l’indulgenza: manifestazione della misericordia di Dio e che permette, a chi è in stato di grazia, di ottenere la cancellazione della pena temporale per i peccati confessati e dai quali, con pentimento, si è completamente distaccato. Per ottenerla bisogna compiere opere di pietà, come un pellegrinaggio, o opere di penitenza, come astenersi dai vizi, digiunare o fare beneficenza. Per l’indulgenza giubilare occorre compiere il pellegrinaggio a una chiesa dove è possibile attraversare la Porta della Misericordia. Ecco il significato del Giubileo: il distacco dal peccato per un cammino verso la grazia e l’amore di Dio.
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