Chi non conosce la taranta? Stiamo parlando della tipica e famosissima danza salentina, un ballo antichissimo che oggi fa parte, a tutti gli effetti, della cultura delle sue terre. Folklore, musica e legame con il territorio: questi fattori si intrecciano profondamente in quelle note che chi ha visitato il Salento non può non aver sentito. Ma quali sono le origini della taranta?
La storia della Taranta è decisamente interessante. La nascita è legata al tarantismo, malattia provocata dl morso di un ragno, la tarantola appunto, molto diffuso nelle zone salentine nei periodi estivi. Una volta attaccati dall’animale, si veniva colti da dolori addominali, deliri, palpitazioni, stato di catalessi, contro cui la medicina tradizionale sembrava non poter far nulla. In realtà, sembra che dietro il tarantismo si nascondesse una forma di isteria, in quanto si manifestava solo in quel contesto culturale, e vi erano infatti associate sintomatologie psichiatriche, come turbe emotive e offuscamenti dello stato di coscienza. L’unico modo per curare il malato era sottoporlo a questa musica ripetitiva, con il suono ossessivo di un tamburello, che faceva tornare a muovere chi vi era sottoposto. L’infermo finiva per battere i piedi a tempo come per schiacciare il ragno, fino ad arrivare a compiere gesti acrobatici per poi accasciarsi a terra privo di forze. Attraverso questa ‘danza’ infatti secondo la leggenda i malati riuscivano a liberare il proprio corpo dal veleno del ragno fino a giungere alla guarigione. Ecco spiegato con questo ‘esorcismo musicale’ quali sono le origini della taranta, una tradizione che arriva fino ai giorni nostri e che è gelosamente custodita e tramandata dai salentini.
Ancora oggi, la ‘taranta’ è al centro delle serate salentine con ‘La notte ella Taranta’ il più grande festival d’Italia e una delle manifestazioni sulla cultura popolare più significative di tutta Europa. Si svolge ad agosto, naturalmente in Salento, ed ha forma itinerante. Il suo obiettivo è quello di valorizzare la musica tradizionale salentina con la riproposta e la contaminazione con altri linguaggi musicali. Il festival si apre a Corigliano d’Otranto e termina con il concertone finale di Melpignano al quale partecipano artisti di fama internazionale e che ha l’obiettivo di arrangiare la musica tradizionale locale in una fusione con gli altri generi.
Robytour s.r.l.
UST-ID 02286100595 SDI: KRRH6B9
Cap.Soc. 200.000,00 € interam. versato
Licenza n° 25-33794 del 19/05/2008 Rilasciata dalla Provincia di Latina
Hauptsitz:
via Appia Lato Napoli 220
04023 - Formia - LT