Struttura
Di nuova costruzione, la struun personale tutto al femminile, in un luogo sorprendentemente carico di storia.La struttura non beneficia solo di una strategica posizione che lo pone a breve distanza dal centro storico di Verona (7 km) e dai padiglioni della Fiera, dall'aeroporto internazionale "Valerio Catullo" , come pure dalle uscite autostradali Verona Nord | Verona Sud e Sommacampagna e dalle tangenziali (in direzione Verona Sud | Verona Est | Verona Nord), ma è in grado di offrire ai suoi ospiti le emozioni sincere che solo un passato e un luogo molto amato conservano vive
Camere
Elegantemente arredate,tutte con pavimento anallergico in parquet, le camere dispongono di aria condizionata, telefono, tv-sat, servizi privati con doccia, phon
Servizi
Reception (dalle ore 7.00 alle ore 24.00), ascensore, sala tv, bar, terrazza, parcheggio, disponibilità baby-sitter service
Amici degli animali
Non ammessi
Condizioni
Check in: dalle ore 16.00 in poi
Check out:entro le ore 10.00
Dossobuono e dintorni
Dossobuono è la più popolosa frazione del Comune di Villafranca di Verona, provincia di Verona. Posto a circa metà strada fra Verona e Villafranca, ha conosciuto in questi ultimi anni un notevole sviluppo urbanistico. A pochissimi chilometri dal centro di Verona, consente di visitare i numerosi monumenti della città:
TOMBA DI GIULIETTA A VERONA
Dal chiostro di quello che era un tempo il convento di San Francesco al Corso risalente al XIII secolo, abbellito da aiuole e da un pozzo, si accede ad una cripta sotterranea dov'è gelosamente custodita la tomba di Giulietta. Nel 1935 circa venne risistemata l'area dell'ex convento per offrire un altro spazio legato alla leggenda di Shakespeare, cioè il luogo in cui era stata posta l'arca che accolse i corpi di Giulietta e Romeo, creando un nuovo punto d'attrazione turistica oltre alla Casa di Giulietta di Via Cappello.
All'interno della chiesa e negli spazi del convento vi è il Museo degli Affreschi "G.B. Cavalcaselle", inaugurato negli anni settanta.
Sono ospitati nel museo cicli d'affreschi provenienti da diversi edifici veronesi dal Medioevo al Cinquecento e sculture dell'Ottocento, mentre la chiesa accoglie opere su tela di grandi dimensioni dal Cinquecento al Settecento. Sono esposte nel sotterraneo dell'edificio, delle anfore romane del I secolo d.C. trovate durante degli scavi archeologici effettuati nella zona di un probabile porto.Appena allestita all'aperto, la nuova zona situata a fianco dell'antica costruzione, trovano posto sculture moderne e reperti lapidei di varie epoche.
LA CASA DI GIULIETTA
In Via Cappello, si trova la celeberrima Casa di Giulietta o, appunto dei Dal Cappello, i mercanti di spezie che qui edificarono le loro dimore, prima con due torri medievali adiacenti e, successivamente, con una costruzione più tarda. La chiave di volta dell'arco ribassato del portico vicino al cortile mostra un cappello, emblema della famiglia che vi abitò. Un balcone, quello da dove Giulietta parlava con Romeo, fa bella mostra di sé sulla facciata dell'annesso palazzo trecentesco che si nota entrando sulla destra.
Si tratta di una medievale casa-torre, dal cui androne, che ha ai lati due pannelli in cartongesso 'ospitano' bigliettini d'amore, firme e frasi di innamorati, si accede al cortile della casa della famiglia Dal Cappello. In origine il cortile era più grande e non aveva le due aggiunte cinquecentesche che ora ospitano, tra l’altro, il foyer del teatro Nuovo, nonché un condominio dei primi anni del Novecento.L'intero nucleo, che svolse periodicamente varie funzioni, fu completamente restaurato nei primi decenni del Novecento quando, dopo l'acquisto da parte del Comune di Verona, venne adibito a museo.Alla fine degli anni sessanta fu collocata nel cortile una statua in bronzo, realizzata da Nereo Costantini, raffigurante Giulietta con cui i turisti e gli innamorati amano farsi fotografare.Pare che William Shakespeare, che rese famosa la città di Verona con la sua tragedia, qui non ci sia mai stato e, al di là del fatto che Romeo e Giulietta siano esistiti o meno, questo sito resta uno dei più visitati in città.
TEATRO ROMANO
La costruzione del Teatro Romano, l'edificio più antico di Verona, risale alla fine del I secolo a.C. Venne costruito a ridosso di Colle San Pietro, proprio per sfruttare la pendenza naturale del terreno su cui costruire le gradinate, così come facevano i greci prima dei romani. La città di Verona, sin dalla sua fondazione, era infatti divisa dal fiume Adige, parte in zona pianeggiante, parte attorno e sopra Colle San Pietro. Il teatro venne costruito tra i due ponti romani che collegavano le due parti della città, di cui uno è Ponte Pietra, ancor oggi visibile, ed era utilizzato dai romani per assistere alle rappresentazioni, tragedie e commedie, che avevano appreso dalla cultura greca.Di questo monumento di Verona oggi purtroppo non rimane molto, poichè nel corso dei secoli venne spogliato delle sue pietre per costruire torri e palazzi medievali e infine ricoperto esso stesso di edifici. Solo a fine ottocento l'area sotto cui il teatro riposava da quasi due millenni, venne acquistata dal Comune di Verona, furono demolite le costruzioni che sorgevano sulla cavea, e si riportò alla luce ciò che rimaneva del Teatro Romano.L’unico edificio che fu risparmiato alla demolizione fu la Chiesa dei Santi Siro e Libera, che ancora oggi sorge sulle gradinate interrompendone il corso. Gli archi che sostenevano le gradinate alle estremità della cavea, là dove la pendenza del colle si interrompe, rimangono come suggestivi ruderi diroccati.Nel corso degli scavi emersero reperti di ogni genere, sculture, decorazioni, iscrizioni, poi sistemati nel cortile antistante l'ingresso, o in vari musei cittadini.Il Teatro Romano, così come l'Arena, è tutt'oggi utilizzato nonostante le sue condizioni e in estate vi si svolgono infatti il Festival Shakespeariano e il Verona Jazz Festival.E’ visitabile, acquistando il biglietto di accesso al teatro, il Museo Archeologico di Verona che ha trovato posto nell'ex-convento dei Gesuiti, costruito a picco sul teatro e dove sono stati collocati i numerosi reperti ritrovati nella città di Verona.
L’ARENA
Assieme alla casa di Giulietta, l'Arena è il monumento per cui Verona è famosa in Italia e nel mondo. Dopo il Colosseo è il terzo anfiteatro romano per grandezza, dopo il Colosseo e l’Arena di Capua e può contenere circa 20.000 persone, che pare fosse l'intera popolazione di Verona nel I secolo d.C., periodo a cui risale la costruzione del monumento. Era costruita subito fuori dalle vecchie mura cittadine, in un grande spazio aperto che, con la costruzione delle nuove mura nel XII secolo, sarebbe diventata piazza Bra. L'Arena è costruita utilizzando la tipica pietra della Valpolicella e come molti monumenti di Verona, subì gravi danni in occasione del terribile terremoto del 1117, in cui crollò l'anello di muro detto ala dell'Arena, che ancora oggi caratterizza l'edificio.Molte delle pietre che costituivano questo anello esterno, riccamente decorato, furono utilizzate per la costruzione di nuovi edifici: non è inusuale scorgere nei muri di palazzi romanici del centro città, lastre di pietra finemente lavorata provenienti dall'Arena.
L'Arena fu restaurata attorno al XVI secolo, motivo per cui oggi essa è in così buone condizioni e utilizzabile, e dal 1913 ogni anno vi si svolge il famoso festival dell'opera, che fa dell'anfiteatro veronese il più grande teatro lirico all'aperto del mondo. Grazie alla particolare forma ellittica, l’Arena ha infatti un'acustica perfetta, che permette alla musica e alla voce dei cantanti d'opera di propagarsi perfettamente al suo interno, cosicché non vi è bisogno di impianti di amplificazione. Mentre si fa riscorso all’amplificazione per i numerosi concerti ed altri eventi che si tengono all’Arena ogni anno.
ARCHE SCALIGERE
Le Arche Scaligere sono un gruppo di 5 monumenti funerari gotici di Verona.I primi membri della famiglia Della Scala edificano le loro residenze in un'area strategica nelle vicinanze del Comune, creando un magnifico polo laico al cui interno spicca questo gioiello d'arte gotica, i sepolcri di famiglia. Si decise di creare, tra le dimore scaligere e la chiesa romanica di Santa Maria Antica del VII secolo, un sepolcreto che desse lustro alla famiglia e si notasse per bellezza ed imponenza. Questo particolare "giardino" di pietra trae ispirazione dall'arca di Guglielmo da Castelbarco, un amico dei Della Scala, che si può vedere vicino alla chiesa di Sant'Anastasia.Inizialmente l'architettura delle tombe si ispirava alla linearità romana, mentre le successive, che avranno carattere celebrativo, saranno ricche di decorazioni.Nel 1329, la morte improvvisa di Cangrande I, porterà il nipote Mastino II a far erigere un imponente monumento che incornicerà l'ingresso laterale della cappella di famiglia e facendolo eseguire dallo stesso Maestro dell'arca di Guglielmo da Castelbarco.La tomba del nipote di Cangrande è però più ambiziosa rispetto alla precedente ed è costituita di pilastri, colonne ed un alto baldacchino decorato da pinnacoli ed edicole; in alto il signore a cavallo, copia anche questa, l'originale si conserva in Castelvecchio. La terza arca in elevazione è quella di Cansignorio, figlio di Mastino II, che, nel 1375, commissionò a Bonino da Campione la sua tomba.L'iconografia non si discosta da quella delle precedenti, ma la ricercatezza delle decorazioni e l'imponenza architettonica ne fanno un complesso di primissimo ordine. Dietro la chiesa si trova l'arca pensile in stile veneziano, degna di nota, di Giovanni della Scala, morto nel 1359