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Dove non andare in vacanza

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Ormai avete imparato a conoscerci, sapete del nostro amore per il mondo, per ogni suo angolo e ogni sua cultura. Vi abbiamo invitato a rispondere al terrorismo viaggiando, non arrendendosi quindi a paure e minacce. Ci sono, però, alcuni paesi in cui realmente la situazione è molto grave e il pericolo serio e reale. Oggi, a malincuore, vogliamo parlarvi delle mete sconsigliate, dei luoghi dove non andare in vacanza. La nostra fonte è il sito ‘Viaggiare Sicuri’ attraverso cui la Farnesina comunica tutte le indicazioni ai turisti italiani, concentrandoci, in questo articolo, sull’Africa e il Medio Oriente.

Syria: In considerazione dell’attuale situazione di elevato rischio e di grave pericolosità, si sconsiglia vivamente di recarsi in Siria e si ribadisce l’invito ai connazionali ancora in loco a lasciare il Paese. 
 A partire dal 14 marzo 2012, l’Ambasciata d’Italia a Damasco ha sospeso le proprie attività fino a nuovo avviso. Non è più possibile pertanto assicurare assistenza consolare a coloro che, nonostante il chiaro e reiterato sconsiglio delle Autorità italiane, siano ancora presenti in territorio siriano.  

Libia: A partire dal 15 febbraio 2015, a seguito del progressivo aggravarsi delle condizioni di sicurezza, l’Ambasciata d’Italia a Tripoli ha sospeso le proprie attività fino a nuovo avviso. Non è più possibile pertanto assicurare assistenza consolare a coloro che, nonostante il chiaro sconsiglio delle Autorità italiane, siano ancora presenti in territorio libico. Si ribadisce il pressante invito ai connazionali a non recarsi in Libia e a quelli tuttora presenti a lasciare temporaneamente il Paese poiché l'attuale contesto di sicurezza non offre sufficienti garanzie di tutela e operare e/o recarsi nel Paese risulta estremamente pericoloso.  

Iraq: L’Iraq è attraversato da una crisi gravissima. Gli scontri militari si aggiungono agli attentati terroristici, in costante crescita dal 2013. In particolare la capitale Baghdad, così come molte altre Province della fascia centrale dell’Iraq, ha subito una ripresa delle attività terroristiche su grande scala. La militarizzazione delle città accresce inoltre il rischio di incidenti e di violenze occasionali. L’Iraq non può pertanto essere considerata una meta per il turismo e le condizioni del Paese non sono tali da consentirvi una permanenza al di fuori di un adeguato contesto di protezione, da determinare in funzione delle situazioni nelle diverse aree dell’Iraq. Si raccomanda pertanto vivamente di rinviare – fino a nuovo avviso – viaggi a qualunque titolo in Iraq.

Mali: In ragione della conclamata ed attiva presenza di gruppi terroristi e delle conseguenti minacce all’incolumità di cittadini occidentali, sono assolutamente da evitare viaggi nel Paese.

Sierra Leone: Dopo aver annunciato il 7 novembre 2015 la fine dell’emergenza Ebola in Sierra Leone, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha confermato nel mese di gennaio 2016 nuovi casi di contagio. La diffusione della malattia resta sotto osservazione e si sconsigliano, pertanto, viaggi a qualsiasi titolo nel Paese.

Angola: Si sconsigliano viaggi non necessari nell’enclave di Cabinda, a causa delle possibili azioni del movimento indipendentista FLEC. E’ necessaria la massima prudenza negli spostamenti a piedi nella capitale, che si sconsigliano nelle ore notturne.

Kenya: Alla luce della perdurante minaccia terroristica si segnala l’attivismo di formazioni terroristiche suscettibili di porre seri rischi alla sicurezza con particolare riferimento all’area della città di Mombasa, in quella di Malindi, e nelle regioni di Ijara, di Garsen, di Garissa, Wajir e Mandera – si raccomanda di elevare la soglia di attenzione e di mantenere comportamenti ispirati alla massima prudenza.

Burundi: Si sconsigliano viaggi a qualsiasi titolo nel Paese.

Repubblica Democratica del Congo: Si sconsiglia fortemente di recarsi nelle Province del Nord e Sud Kivu, nella Provincia Orientale (specie in Ituri area ad est di Kisangani), nella parte settentrionale del Katanga, dove si registrano tuttora degli scontri causati dalla presenza di milizie armate.

Camerun: Si raccomanda di evitare viaggi a qualsiasi titolo nell’Estremo Nord e nelle aree di confine con la Nigeria e con il Ciad. E’ opportuno evitare anche viaggi nei parchi nazionali di Bouba Ndjida e Waza, situati nelle regioni settentrionali del Camerun. 
Agli stranieri, anche operatori umanitari o rappresentanti dei media, non è consentito spostarsi fuori dal capoluogo di Maroua senza un permesso rilasciato dalle Autorità locali e senza l’assegnazione di personale di scorta.

Repubblica Centrafricana: Si sconsigliano viaggi, per qualunque ragione, verso la Repubblica Centrafricana.

Sud Sudan: è oggi altamente sconsigliabile recarsi in Sud Sudan.  

Etiopia: Dalla fine del 2012, l’Etiopia dispiega in Somalia un contingente militare che ha l’obiettivo di liberare il Paese dalla presenza del movimento terroristico Al-Shabaab. Tale esposizione eleva il livello della minaccia dell’estremismo islamico nei confronti dell’Etiopia e in particolare della capitale Addis Abeba (Ambasciate, hotel e ristoranti frequentati da cittadini occidentali, ecc.). Il Governo etiopico ha segnalato in varie circostanze la minaccia di possibili attentati terroristici e i controlli nella capitale Addis Abeba sono stati resi più rigorosi, grazie anche al massiccio impiego di forze dell’ordine e servizi di intelligence. Si consiglia di astenersi dall’uso di mezzi pubblici e di prestare la massima cautela nei locali di intrattenimento, scegliendo il più possibile hotel, ristoranti e locali dotati di sistemi di controllo all’ingresso.

Somalia: Si sconsigliano viaggi a qualsiasi titolo nel Paese.

Sudan: In considerazione del permanere della situazione di crisi e della conseguente precaria situazione della sicurezza nell’ovest del Paese (Darfur), sono sconsigliati viaggi a qualsiasi titolo in questa regione. Sono inoltre a forte rischio le aree di Abyei, ancora oggetto di contesa tra Sudan e Sud Sudan, Sud Kordofan e Blue Nile. Si sconsigliano viaggi in queste regioni.

Ciad: Sono sconsigliati viaggi in Ciad se non per motivi di effettiva necessità.

Egitto: In considerazione del deterioramento della generale situazione di sicurezza registrato nel Paese, si rinnova la raccomandazione di evitare i viaggi non indispensabili in Egitto in località diverse dai resorts situati a Sharm el-Sheik, sulla costa continentale del Mar Rosso, nelle aree turistiche dell'Alto Egitto e di quelle del Mar Mediterraneo.

Nigeria: In considerazione dell’attuale situazione di sicurezza in Nigeria si raccomanda di limitare allo stretto necessario i viaggi nel Paese e si sconsigliano assolutamente i viaggi nel Nord Est (Stati del Borno, Yobe e Adamawa) a causa della attività del gruppo terroristico di Boko Haram. Si suggerisce altresì di limitare allo stretto necessario i viaggi nei seguenti Stati nigeriani: Bauchi, Gombe, Città di Kano, le aree costiere del Delta, Bayelsa, Rivers, Akwa Ibom e dello Stato del Cross River, oltre che nello Stato di Zamfara nei 20km prima del confine con il Niger. In tali aree, infatti, permane molto elevato il rischio di atti terroristici o di rapimenti a danno di stranieri.

Niger: Alla luce del quadro generale di insicurezza nell’intera area saheliana, interessata anche da fenomeni di matrice terroristica, si sconsigliano viaggi a qualsiasi titolo nel Paese, Nelle zone settentrionali è stata segnalata inoltre la presenza di mine.

Costa D’Avorio: Un attacco armato ha avuto luogo domenica 13 marzo a Grand Bassam, in prossimità degli stabilimenti Etoile du Sud e Taverne Bassamoise, causando numerose vittime e feriti.Si invitano i connazionali ad evitare luoghi ad elevata frequentazione.

Liberia: L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato il 14 gennaio 2016 la fine della trasmissione del virus Ebola in Liberia. La diffusione della malattia resta tuttavia sotto osservazione; si sconsigliano i viaggi non necessari nel Paese e si raccomanda in caso di soggiorno nel Paese di attenersi alle norme igienico sanitarie consigliate.

Guinea Bissau: Nell’area di confine con il Senegal persiste uno stato di insicurezza, derivante dalla contrapposizione tra frange di ribelli indipendentisti della Casamance ed esercito regolare senegalese, riacutizzata da recenti scontri anche in zone vicine al confine. A causa di ciò e della presenza di mine sul territorio, si sconsiglia vivamente di recarsi in tali aree.

Senegal: In considerazione della critica situazione di sicurezza nell’area del Sahel, le zone di frontiera con il Mali e la Mauritania sono da considerarsi poco sicure e pertanto si sconsiglia di non recarvisi se non effettivamente necessario. Si sconsiglia in particolare di effettuare viaggi via terra dal Senegal al Mali e dal Senegal alla Mauritania. Si sconsigliano i viaggi nella regione della Casamance se non effettivamente necessari.

Burkina Faso: si sconsigliano viaggi a qualsiasi titolo nel Paese.

Mauritania: Si sconsigliano viaggi non necessari in Mauritania ed in particolare si sconsiglia nella maniera più assoluta di recarsi in prossimità del confine con il Mali e nelle regioni nord-occidentali del Paese

Algeria: Si sconsiglia nella maniera più assoluta di intraprendere viaggi nelle regioni algerine confinanti con Mali, Niger, Libia, Mauritania, Tunisia, Marocco Meridionale (Paesi con cui la frontiera è chiusa)e nelle province di Djanet, Illizi, Tamanrasset.

Yemen: È assolutamente sconsigliato, in questo particolare momento, recarsi in Yemen ed effettuare viaggi in tutto il Paese incluso l’isola di Socotra (in quanto, per arrivarvi, è obbligatorio lo scalo a Sana’a e a Mukalla).

Turchia: Si raccomanda di evitare di recarsi nelle province di Gaziantep, Kilis, Sanliurfa, Mardin, Sirnak e Hakkari, e soprattutto nelle aree a ridosso del confine con la Siria (il cui confine di terra con la Turchia – si ricorda – e’ tuttora chiuso al transito e militarmente presidiato) e con l’Iraq. Alla luce della possibilità che si verifichino nuovi incidenti tra le Forze Armate turche e le forze aeree russe impegnate in territorio siriano, si raccomanda vivamente di evitare viaggi nella provincia meridionale di Hatay/Antakya, specialmente nelle aree prossime al confine con la Siria. Manifestazioni di protesta potrebbero verificarsi nelle principali città del Paese, specialmente nei quartieri a maggioranza curda e soprattutto nelle Province dell’Est e del Sud Est. Si invitano pertanto i connazionali ad esercitare la massima prudenza a tale riguardo.

Arabia Saudita: A seguito della campagna aerea effettuata contro postazioni Houthi in Yemen, potrebbero verificarsi limitazioni al trasporto aereo. Si raccomanda in ogni caso ai connazionali di non recarsi nella zona di confine tra Arabia Saudita e Yemen.Si sconsiglia inoltre di recarsi nelle aree periferiche delle Province di Jizan, Asir e Najran, salvo casi di assoluta necessità. Le zone meridionali di Najran e Jizan e le città di Khamis Mushait e Dharan Al Janub, nella provincia di Asir, sono state oggetto nelle ultime settimane di colpi di mortaio e lanci di missili scud, che hanno causato alcune vittime (l'artiglieria accreditata in possesso dei miliziani Houthi potrebbe avere una gittata pari a circa 300 km). Saudi Airlines ha sospeso i voli per Najran.

Iran: Si attira vivamente l'attenzione sulla necessità di evitare i viaggi in alcune zone del paese (peraltro generalmente escluse dagli itinerari turistici) nelle quali si registra un accresciuto attivismo delle organizzazioni indipendentiste, anche per effetto di una instabile situazione nei paesi confinanti, con conseguente aumento dei rischi per la sicurezza. E’ sconsigliato effettuare viaggi nelle aree a ridosso delle frontiere con l'Iraq, l’Afghanistan e il Pakistan e nella zona sud-orientale dell'Iran (provincia del Sistan-Balucistan e zone ad est della città di Bam), in particolare: - zone di confine con il Kurdistan iracheno (fascia di confine di circa 10 km ad ovest delle province di Kordestan, Kermanshah, Ilam, Khuzestan); - regioni sud-orientali del paese (zone di confine della provincia del Khorasan meridionale con l'Afganistan, intero territorio della provincia del Sistan-Baluchistan, parte orientale della provincia di Kerman ad est di Bam); - alcune isole minori dello Stretto di Hormoz: si sconsiglia vivamente di recarsi con imbarcazioni da diporto private nelle vicinanze delle acque attigue alle isole della Grande e Piccola Tunb e di Abu Musa, la cui sovranità è oggetto di contenzioso con gli EAU.

Israele: Permangono rischi potenziali nelle aree e nelle immediate vicinanze di Libano e Siria, incluso il Golan, che impongono di evitare i viaggi non strettamente necessari ad est della Route 98, a nord oltre la città di Kiryat Shmona ed entro 5 km dalla linea blu di separazione con il Libano. Si evidenzia inoltre la presenza dei campi minati (segnalati) in parte del Golan. Anche a seguito delle ricorrenti tensioni in quel quadrante, ai connazionali presenti nel Golan e nelle aree circostanti si raccomanda di seguire con particolare attenzione le indicazioni di sicurezza suggerite dallo "Home Front Command" israeliano (sito internet www.oref.org.il). 
Si raccomanda di limitare allo stretto necessario anche i viaggi nelle aree desertiche confinanti con il Sinai, dove si registrano attività criminali e la possibile presenza di cellule terroristiche, e lungo la Route 12. Si raccomanda prudenza nei luoghi pubblici in relazione a possibili rischi di attentati terroristici, in particolare nelle principali città del Paese.

Libano: Per motivi precauzionali, si consiglia in questa fase di rimanere nell`area compresa tra Beirut (esclusa la periferia sud) - Batroun - Monte Libano - Chouf (Beiteddine). Si suggerisce inoltre prudenza negli spostamenti nel territorio nazionale e si consiglia di rimanere vigili qualora ci si trovi in luoghi affollati (centri commerciali, supermercati, siti turistici, catene internazionali di fast food, grandi alberghi).

Come vedete, ci sono mete sconsigliate nella loro totalità e altri Paesi in cui sono indicate semplicemente le zone dove non andare in vacanza o in viaggio. Seguite sempre il sito www.viaggiaresicuri.it per conoscere tutti aggiornamenti e le notizie sulla sicurezza.

DLT Viaggi ,26 marzo 2016

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