Struttura
Ricavata da un vecchio fabbricato rurale ristrutturato rispettandone a pieno la natura originale, la struttura vanta una posizione strategica
Distanza dal mare
La struttura dista circa 300 metri dal mare (spiaggia sabbiosa)
Camere
Le camere dispongono tutte di: aria condizionata, telefono, tv-sat, servizi privati con doccia, minibar, collegamento ISDN, asciugacapelli
Servizi
Reception (8.00-21.00), ristorante, deposito biciclette, bar, giardino, terrazza, centro benessere
Centro Benessere
La struttura dispone di un centro benessere dotato di una piccola spa, una vasca idromassaggio panoramica ed un vasto assortimento di trattamenti estetici e di benessere
Amici degli animali
Ammessi gratuitamente di piccola taglia previa segnalazione al momento della prenotazione
Condizioni
Check in:dalle ore 14.00 in poi
Check out: entro le ore 11.00
Procida e dintorni
Procida è Isola del Golfo di Napoli fra Capo Miseno (ad est) e Ischia. E più piccola di Ischia (ad ovest) e Capri (a sud-ovest). Ha una superficie di 4 km quadrati ed è collegata tramite una sottile lingua di terra che si congiunge con l'isolotto disabitato di Vivara.
Procida è un noto centro peschereccio e balneare, con produzione vinicola e agrumeti. Il nome dell'isola potrebbe derivare dal greco "prochetai", giacere, come potrebbe apparire la posizione adagiata dell'isola. Prenderebbe il nome anche dal verbo "prochyo", eruttata, come testimonia la lunga attività vulcanica che ha dato origine all'isola. Secondo un leggenda, qui fu sepolta "Procida" una nutrice di Enea. Quale sia la leggenda, o la provenienza più attendibile, nella sua storia Procida venne abitata fin dall' VIII sec. a.C. da coloni calcidesi provenienti dall'isola di Eubea.Con l'avvento dei Greci seguì le stesse sorti dell'area mediterranea: fu conquistata dai Greci, dai Romani, e dovette subire le terribili invasioni e saccheggi dei Saraceni, dei corsari musulmani capitanati da Barabarossa. Per difendersi dalle costanti incursioni saracene, vennero costruite numerose torri di avvistalento, di cui rimangono molte testimonianze, e gli abitanti rivieraschi si spostarono in altura, in luoghi meno vulnerabili dove in seguito venne eretto in castello. Nei secoli succesivi passò in mano a vari feudatari e potenti famiglie tra cui Giovanni da Procida, i Cossa, i d'Avalos e poi ai Borboni. Fu occupata dagli inglesi, dai Francesi.Di origine vulcanica, Procida ha coste frastagliate e scoscese, con un mare limpido e splendente, le belle rocce costiere, le caratteristiche abitazioni rivierasche disegnano inquadrature paesaggistici di rara bellezza. Quì hanno soggiornato poeti e famosi scrittori: Elsa Morante ha scritto "La mia isola ha straducce solitarie chiuse tra muri antichi oltre i quali si stendono frutteti e vigneti che sembrano giardini imperiali".Procida esprime tutto il sapore della natura mediterranea, la tradizione della pesca, l'amore profondo per le cose semplici come le stradine che si snodano tra piccoli ed improvvisi squarci panoramici sul mare, le piazzette e le ripide scale in un continuo saliscendi. Il centro dell'isola è Terra Murata, il colle più alto dell'isola, ai cui piede si estende Marina Corricella, l'incantevole porticciolo dei pescatori dai caratteristici colori dell'isola, e pittoreschi scorci.Il versante opposto di Procida, ospita il porto turistico di Marina Chiaiolella, il luogo più frequentato dell'isola.Collegamenti da Napoli, Pozzuoli, Ischia - Porto tunstico.Numerose le chiese sparse nell'isola, quasi tutte barocche e in prevalenza settecentesche.